La dieta chetogenica è una terapia nutrizionale utilizzata principalmente per il trattamento di alcune condizioni mediche, come l’epilessia resistente ai farmaci.
È una strategia dietetica che induce lo stato di chetosi, caratterizzato da alti livelli di corpi chetonici nel sangue.
Questo stato metabolico può essere raggiunto attraverso diverse modalità dietetiche, che possiamo distinguere in chetogeniche esogene e chetogeniche endogene.
La Chetosi: Definizione e Soglia di BHB
La chetosi è uno stato metabolico in cui il corpo utilizza i corpi chetonici come fonte primaria di energia invece del glucosio. Questo stato si raggiunge quando i livelli di beta-idrossibutirrato (BHB) nel sangue superano la soglia di 0.5 mmol/L.
I corpi chetonici sono 3: l’acetoacetato, il beta-idrossibutirrato (BHB) e l’acetone. In realtà il BHB, dal punto di vista chimico, non è un chetone, essendo privo del gruppo chetonico, ma è considerato tale.
La chetosi può essere indotta attraverso una riduzione significativa dell’apporto di carboidrati nella dieta, forzando così l’organismo a utilizzare i grassi come principale fonte di energia.
Diete Chetogeniche Esogene
Le diete chetogeniche esogene sono caratterizzate da un apporto molto basso di carboidrati (meno di 50 grammi al giorno) e un alto apporto di grassi. Queste diete, spesso basate su un rapporto chetogenico classico (keto-ratio) di 4:1 o 3:1 (grassi rispetto alla somma di proteine e carboidrati), mirano a indurre la chetosi fornendo una quantità elevata di grassi nella dieta.
In questo contesto, i corpi chetonici si formano principalmente dalla scomposizione dei grassi ingeriti.
Un esempio di dieta chetogenica esogena è la dieta chetogenica classica utilizzata nel trattamento dell’epilessia infantile, dove i grassi rappresentano fino al 90% dell’apporto calorico totale.
Questo tipo di dieta richiede un’attenta pianificazione e monitoraggio per mantenere l’equilibrio tra i macronutrienti e garantire che i livelli di chetoni nel sangue siano sufficientemente elevati per ottenere benefici terapeutici.
Diete Chetogeniche Endogene
Le diete chetogeniche endogene, invece, sono caratterizzate da un apporto calorico molto basso e da una restrizione severa dei carboidrati e dei lipidi. Queste diete, come la Very Low-Calorie Ketogenic Diet (VLCKD), mirano a indurre la chetosi attraverso la riduzione delle calorie e dei carboidrati, stimolando il corpo a utilizzare i grassi di riserva per produrre energia.
In questo caso, i corpi chetonici si formano principalmente dalla scomposizione dei grassi immagazzinati nel corpo, facilitando il dimagrimento.
La VLCKD è comunemente utilizzata in contesti di perdita di peso e può essere più sostenibile nel lungo periodo rispetto alle diete chetogeniche esogene, poiché non richiede un apporto elevato di grassi alimentari.
La chiave per il successo di una VLCKD è la gestione attenta delle calorie e dei carboidrati, mantenendo comunque un apporto proteico adeguato per preservare la massa muscolare.
Chetosi e Dimagrimento
La chetosi, sia indotta attraverso diete esogene che endogene, comporta una serie di adattamenti metabolici che possono favorire la perdita di peso, purché ci si trovi in un contesto ipocalorico. Quando l’apporto di carboidrati è limitato, il corpo esaurisce le riserve di glicogeno e inizia a utilizzare i grassi come fonte primaria di energia. Nei protocolli chetogenici endogeni, questo processo è ulteriormente accelerato dalla riduzione dell’apporto calorico, costringendo il corpo a bruciare i grassi di riserva.
Questo effetto è particolarmente utile per le persone che cercano di perdere peso in modo efficace e duraturo. Tuttavia, è importante notare che la perdita di peso può variare in base a fattori individuali come il metabolismo, l’attività fisica e la composizione corporea.
La Famiglia delle Diete Chetogeniche
La dieta chetogenica, nelle sue diverse forme esogene ed endogene, rappresenta una terapia potente per indurre la chetosi e può essere utilizzata per trattare una varietà di condizioni mediche e facilitare la perdita di peso.
La chiave del suo successo risiede nella gestione rigorosa dell’apporto di carboidrati e, nel caso delle diete endogene, anche delle calorie.
È fondamentale comprendere che la dieta chetogenica non è semplicemente una dieta ad alto apporto di grassi, ma una strategia nutrizionale a basso apporto di carboidrati che sfrutta i meccanismi metabolici per produrre corpi chetonici e indurre la chetosi.