Interazioni tra Farmaci e Dieta Chetogenica: Un’Analisi Approfondita

La dieta chetogenica è diventata oggetto di crescente interesse nel trattamento di una vasta gamma di condizioni mediche.

Tuttavia, è cruciale considerare le potenziali interazioni tra la dieta chetogenica e i farmaci, in quanto questa dieta può influenzare il metabolismo, l’assorbimento e l’efficacia clinica di molti farmaci comunemente prescritti.

Questo articolo si propone di esaminare in dettaglio le interazioni farmaco-chetosi e le implicazioni cliniche associate. Attraverso un’analisi approfondita delle evidenze attuali, sarà possibile comprendere meglio come la dieta chetogenica possa modulare la risposta farmacologica e quali precauzioni debbano essere prese nella gestione dei pazienti che seguono questa dieta in combinazione con farmacoterapia.

Un’adeguata comprensione di queste interazioni è fondamentale per garantire un trattamento ottimale e sicuro per i pazienti che adottano la dieta chetogenica come parte della loro terapia.

 

Interazioni Farmaco-Dieta Chetogenica

1. Farmaci che possono indurre o aggravare la chetoacidosi: Alcuni farmaci possono aumentare il rischio di chetoacidosi quando utilizzati in combinazione con la dieta chetogenica. Tra questi, gli inibitori del SGLT-2, comunemente prescritti per il trattamento del diabete mellito di tipo 2,  possono influenzare il metabolismo dei carboidrati e dei grassi, portando a una maggiore produzione di corpi chetonici e all’accumulo di acidi nel sangue. È importante che i pazienti e i professionisti sanitari siano consapevoli di queste interazioni e monitorino attentamente i livelli di chetoni nel sangue quando si utilizzano farmaci concomitantemente alla dieta chetogenica.

 

2. Farmaci lipofili: I farmaci lipofili, caratterizzati da una maggiore affinità per i lipidi, possono interagire con la dieta chetogenica in modi significativi. Poiché alcune varianti della dieta chetogenica sono ricche di grassi, potrebbero influenzare l’assorbimento e la biodisponibilità di questi farmaci. Studi hanno dimostrato che una dieta ad alto contenuto di grassi può aumentare l’assorbimento di farmaci lipofili, potenzialmente aumentandone l’efficacia terapeutica. Tuttavia, questo aumento dell’assorbimento può anche comportare un rischio maggiore di effetti collaterali o tossicità. È importante che i pazienti e i professionisti sanitari siano consapevoli di queste interazioni e monitorino attentamente la risposta al trattamento quando si utilizzano farmaci lipofili insieme alla dieta chetogenica. Questo consentirà un’ottimizzazione del dosaggio e una gestione appropriata delle terapie farmacologiche. Esempi di farmaci lipofili sono: Diazepam (Valium), Lorazepam (Ativan), Amitriptilina (Elavil), Propofol (Diprivan), Alprazolam (Xanax), Haloperidolo (Haldol), Midazolam (Versed), Fentanil (Sublimaze), Olanzapina (Zyprexa), Clonazepam (Klonopin)

 

3. Farmaci che interrompono la chetosi: Alcuni farmaci possono interrompere lo stato di chetosi indotto dalla dieta chetogenica, compromettendo così la sua efficacia terapeutica. Tra questi farmaci vi sono quelli che contengono carboidrati come principi attivi o eccipienti. L’industria farmaceutica infatti utilizza ampiamente i carboidrati come eccipienti nella tecnologia farmaceutica. Le principali categorie di carboidrati comunemente impiegate nelle forme farmaceutiche liquide (come sciroppi, soluzioni, soluzioni iniettabili o infusibili) e solide (come compresse e capsule a rilascio regolare o modificato) includono zuccheri come saccarosio, glucosio, lattosio o polioli come maltitolo, sorbitolo, ecc. Inoltre, polisaccaridi di tipo cellulosa o derivati della cellulosa (come cellulosa microcristallina, idrossipropil metilcellulosa e carbossimetilcellulosa) sono principalmente utilizzati come agenti addensanti. I polisaccaridi di tipo amido fungono da agenti disgreganti, leganti e riempitivi. I polisaccaridi di tipo destrosio sono impiegati come agenti stabilizzanti per soluzioni parenterali. Un’ulteriore indagine ha determinato che farmaci anticonvulsivanti, sedativi e antibiotici includono quantità significative di propilen glicole e altri carboidrati. Queste sostanze hanno il potenziale per interrompere la chetosi nutrizionale ed esacerbare l’avvelenamento da propilen glicole. È essenziale che i pazienti in trattamento con la dieta chetogenica evitino l’assunzione di farmaci che possano interrompere la chetosi, e che i professionisti sanitari tengano conto di queste interazioni nella gestione farmacologica dei pazienti.

 

4. Farmaci che interferiscono con il sistema renina-angiotensina: Alcuni farmaci agiscono sul sistema renina-angiotensina, influenzando il metabolismo idrico e ionico del corpo e potenzialmente interagendo con la dieta chetogenica. Gli ACE-inibitori (inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina) e i bloccanti del recettore dell’angiotensina II sono due classi di farmaci comunemente utilizzati per il trattamento dell’ipertensione e delle malattie renali. Questi farmaci possono influenzare il bilancio idrico e la regolazione della pressione sanguigna, aspetti importanti anche nella gestione dei pazienti che seguono una dieta chetogenica . Tuttavia, non ci sono evidenze chiare sulle interazioni specifiche tra questi farmaci e la dieta chetogenica . È essenziale che i pazienti in terapia con farmaci che agiscono sul sistema renina-angiotensina siano attentamente monitorati quando adottano la dieta chetogenica , e che i professionisti sanitari valutino attentamente l’efficacia e la sicurezza di questa dieta in combinazione con tali farmaci.

 

5. Farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS): I farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) sono comunemente impiegati per il trattamento di condizioni dolorose e infiammatorie come l’artrite e le lesioni muscolari. Tuttavia, è importante considerare le possibili interazioni tra i FANS e la dieta chetogenica. I FANS, come l’ibuprofene e il naprossene, possono influenzare il metabolismo lipidico e il bilancio elettrolitico nel corpo. La dieta chetogenica stessa può avere effetti sul metabolismo lipidico e sull’equilibrio elettrolitico. Pertanto, combinare l’uso di FANS con la dieta chetogenica potrebbe comportare una maggiore probabilità di effetti avversi, come cambiamenti nel metabolismo dei grassi e nei livelli di elettroliti nel sangue. Inoltre, poiché i FANS possono causare irritazione gastrica, è importante monitorare attentamente l’effetto della dieta chetogenica sulla salute gastrointestinale dei pazienti che assumono questi farmaci.

 

6. Beta-bloccanti: I beta-bloccanti sono una classe di farmaci comunemente utilizzati per trattare condizioni come l’ipertensione, l’insufficienza cardiaca e le aritmie cardiache. Questi farmaci agiscono bloccando i recettori beta-adrenergici nel cuore e in altri tessuti, riducendo così la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna. Tuttavia, è importante considerare le potenziali interazioni tra i beta-bloccanti e la dieta chetogenica. La dieta chetogenica può influenzare il metabolismo lipidico e la funzione cardiaca, mentre i beta-bloccanti possono avere effetti sul metabolismo energetico e sul controllo della pressione sanguigna. Pertanto, combinare l’uso di beta-bloccanti con la dieta chetogenica potrebbe comportare una maggiore probabilità di effetti avversi, come cambiamenti nella risposta della pressione sanguigna o nell’efficacia del trattamento dell’ipertensione.

 

7. Diuretici: I diuretici sono farmaci utilizzati per aumentare la produzione di urina e ridurre il volume dei liquidi nel corpo. Questi farmaci sono prescritti per trattare condizioni come l’ipertensione, l’edema e l’insufficienza cardiaca congestizia. Tuttavia, quando si combinano con la dieta chetogenica, i diuretici possono avere interazioni complesse. La dieta chetogenica può influenzare il bilancio idrico e elettrolitico del corpo, mentre i diuretici possono aumentare l’escrezione di sodio, potassio e altri elettroliti attraverso l’urina. Pertanto, l’uso concomitante di diuretici e dieta chetogenica potrebbe aumentare il rischio di squilibri elettrolitici, come ipokaliemia (bassi livelli di potassio nel sangue) o iponatriemia (bassi livelli di sodio nel sangue).

 

8. Cannabinoidi: I cannabinoidi sono composti chimici che influenzano il sistema endocannabinoide del corpo, che regola una vasta gamma di funzioni fisiologiche, tra cui l’umore, l’appetito, il dolore e la memoria. Il principale cannabinoide psicoattivo presente nella cannabis è il tetraidrocannabinolo (THC), mentre il cannabidiolo (CBD) è un altro composto non psicoattivo che ha suscitato interesse per i suoi presunti benefici terapeutici. Quando combinati con la dieta chetogenica, i cannabinoidi possono avere interazioni complesse. La dieta chetogenica può influenzare il metabolismo dei lipidi e il bilancio energetico del corpo, mentre i cannabinoidi possono avere effetti sul sistema nervoso centrale e sui processi infiammatori. Alcuni studi suggeriscono che il CBD potrebbe aumentare i livelli di beta-idrossibutirrato (una chetone) nel sangue, potenzialmente mimando gli effetti della dieta chetogenica. Tuttavia, è necessaria ulteriore ricerca per comprendere appieno come l’uso concomitante di cannabinoidi e dieta chetogenica possa influenzare la salute e il benessere dei pazienti, soprattutto per quanto riguarda le interazioni farmacologiche e gli effetti collaterali potenziali.

 

9. Ansiolitici e Agenti Ipnotici: Gli ansiolitici e gli agenti ipnotici sono farmaci comunemente prescritti per il trattamento dei disturbi d’ansia e dell’insonnia. Questi farmaci includono benzodiazepine, come il diazepam e il lorazepam, così come farmaci non benzodiazepinici come zolpidem, zaleplon ed eszopiclone. Non esiste evidenza diretta nella letteratura riguardo alle interazioni dirette tra questi farmaci e la dieta chetogenica. Tuttavia, è possibile individuare interazioni potenziali basate sulle proprietà farmacologiche di questi agenti e sugli effetti metabolici della dieta chetogenica. La dieta chetogenica può influenzare l’attività degli enzimi epatici coinvolti nel metabolismo dei farmaci, come gli enzimi del citocromo P450, il che potrebbe alterare il metabolismo e l’eliminazione dei farmaci ansiolitici e ipnotici. Inoltre, poiché la dieta chetogenica modifica i livelli di neurotrasmettitori e l’eccitabilità neuronale nel cervello, potrebbe interagire con i meccanismi d’azione di questi farmaci. Ad esempio, le benzodiazepine potenziano gli effetti inibitori dell’acido gamma-amminobutirrico (GABA) nel sistema nervoso centrale, inducendo effetti sedativi e ansiolitici. Pertanto, è importante considerare la possibilità di interazioni farmacologiche e monitorare attentamente i pazienti che assumono ansiolitici e agenti ipnotici insieme alla dieta chetogenica per valutare l’efficacia del trattamento e prevenire potenziali effetti avversi.

 

10. Antidepressivi: Gli antidepressivi sono farmaci utilizzati per il trattamento dei disturbi dell’umore, come la depressione e i disturbi d’ansia. Questi includono selezionatori del reuptake della serotonina (SSRI), come il fluoxetina e il sertralina, e inibitori della ricaptazione della serotonina e della noradrenalina (SNRI), come la venlafaxina e la duloxetina. Non sono stati trovati dati diretti che indichino interazioni significative tra gli antidepressivi e la dieta chetogenica. Tuttavia, poiché sia la dieta chetogenica che gli antidepressivi influenzano i sistemi neurotrasmettitori e i percorsi metabolici nel cervello, è possibile che ci siano interazioni potenziali. Gli SSRI agiscono aumentando i livelli di serotonina nel cervello, mentre gli SNRI influenzano sia la serotonina che la noradrenalina. D’altra parte, la dieta chetogenica modula il metabolismo cerebrale, utilizzando i corpi chetonici come fonte di energia alternativa. Pertanto, l’associazione di dieta chetogenica con antidepressivi potrebbe influenzare i livelli di neurotrasmettitori e la risposta al trattamento antidepressivo. È importante monitorare attentamente i pazienti che assumono antidepressivi insieme alla dieta chetogenica per valutare l’efficacia del trattamento e prevenire potenziali effetti avversi.

 

11. Antipsicotici: Gli antipsicotici sono farmaci utilizzati per trattare i disturbi psicotici, come la schizofrenia e il disturbo bipolare. Questi farmaci agiscono principalmente bloccando i recettori della dopamina nel cervello, riducendo così i sintomi come allucinazioni e deliri. La dieta chetogenica rappresenta un’alternativa terapeutica che potrebbe influenzare il trattamento di tali disturbi. Tuttavia, ci sono pochi dati riguardo alle interazioni tra gli antipsicotici e la dieta chetogenica. Alcuni studi suggeriscono che la dieta chetogenica potrebbe influenzare l’attività degli enzimi del citocromo P450, che sono coinvolti nel metabolismo di molti farmaci, compresi gli antipsicotici. Questo potrebbe portare a cambiamenti nei livelli ematici degli antipsicotici e quindi alla loro efficacia terapeutica. Inoltre, la dieta chetogenica può influenzare il metabolismo dei neurotrasmettitori, come il GABA e il glutammato, che sono coinvolti nei disturbi psicotici. Pertanto, l’uso concomitante di dieta chetogenica e antipsicotici potrebbe avere implicazioni sulla risposta al trattamento e sulla comparsa di effetti collaterali. È necessaria ulteriore ricerca per comprendere appieno le interazioni tra la dieta chetogenica e gli antipsicotici e per determinare se questa combinazione potrebbe rappresentare un’opzione terapeutica efficace per i pazienti affetti da disturbi psicotici.

 

12. Antiepilettici: Gli antiepilettici sono farmaci utilizzati per il trattamento dell’epilessia, una condizione caratterizzata da episodi ricorrenti di convulsioni. Questi farmaci agiscono principalmente riducendo l’attività elettrica anomala nel cervello che porta alle crisi epilettiche. La dieta chetogenica è emersa come un’opzione terapeutica complementare per alcuni pazienti con epilessia farmaco-resistente. Tuttavia, è importante considerare le interazioni potenziali tra gli antiepilettici e la dieta chetogenica. Alcuni studi suggeriscono che la dieta chetogenica potrebbe influenzare il metabolismo degli antiepilettici, portando a cambiamenti nei loro livelli ematici e quindi alla loro efficacia terapeutica. Ad esempio, la dieta chetogenica potrebbe aumentare il metabolismo di alcuni antiepilettici metabolizzati dagli enzimi del citocromo P450 nel fegato, riducendo così la loro efficacia (ad es. la carbamazepina). Allo stesso tempo, la dieta chetogenica potrebbe aumentare l’efficacia di altri antiepilettici, come nel caso del valproato. Inoltre, la dieta chetogenica stessa può avere un effetto antiepilettico, il che potrebbe influenzare la risposta al trattamento con antiepilettici. Pertanto, è importante monitorare attentamente i pazienti che seguono la dieta chetogenica e prendono antiepilettici per garantire un’adeguata gestione delle crisi epilettiche e minimizzare il rischio di effetti collaterali. Ulteriori ricerche sono necessarie per comprendere appieno le interazioni tra la dieta chetogenica e gli antiepilettici e per sviluppare linee guida cliniche per il loro uso concomitante nei pazienti con epilessia.

 

13: Antiparkinsoniani: La dieta chetogenica, se caratterizzata da un alto apporto di grassi, potrebbe influenzare il transito intestinale nei pazienti affetti da morbo di Parkinson, che spesso sono soggetti magri e seguono un approccio ipelipidico. Poiché la L-dopa, un farmaco comunemente usato per trattare il morbo di Parkinson, si degrada principalmente a livello intestinale, è possibile che un rallentamento del transito intestinale causato dalla dieta chetogenica possa influenzare l’assorbimento e l’efficacia della L-dopa. Se il cibo rimane più a lungo nell’intestino a causa della dieta chetogenica , potrebbe verificarsi una maggiore degradazione della L-dopa prima che venga assorbita nel flusso sanguigno. Di conseguenza, potrebbe essere necessario regolare la dose di L-dopa o monitorare attentamente la risposta al trattamento nei pazienti che seguono una dieta chetogenica. Questo sottolinea l’importanza di una gestione clinica attenta e personalizzata per i pazienti che utilizzano sia la L-dopa che la dieta chetogenica come parte del loro trattamento per il morbo di Parkinson.

Queste interazioni evidenziano l’importanza di monitorare attentamente l’uso dei farmaci in combinazione con la dieta chetogenica e di adottare approcci individualizzati per ottimizzare l’efficacia e ridurre il rischio di complicazioni metaboliche.

 

14. Farmaci Antidiabetici: I farmaci antidiabetici includono una vasta gamma di categorie, come le sulfaniluree, le biguanidi, le tiazolidinedioni, gli inibitori del SGLT2, gli inibitori della DPP-4 e molti altri. Questi farmaci sono essenziali per controllare la glicemia nei pazienti con diabete. La metformina, ad esempio, è una biguanide comunemente prescritta che agisce riducendo la produzione di glucosio nel fegato e migliorando la sensibilità all’insulina nei tessuti periferici. Tuttavia, alcuni di questi farmaci possono interagire con la dieta chetogenica. Ad esempio, i farmaci che aumentano la secrezione di insulina, come le sulfaniluree, potrebbero portare a un rischio aumentato di ipoglicemia in combinazione con una dieta chetogenica, che riduce i livelli di glucosio nel sangue. Allo stesso tempo, la metformina e altri farmaci antidiabetici che influenzano il metabolismo dei carboidrati e dei lipidi potrebbero avere implicazioni nella chetosi indotta dalla dieta. Pertanto, è importante monitorare attentamente i livelli di zucchero nel sangue e adattare la terapia farmacologica in base alla risposta del paziente alla dieta chetogenica.

 

15. Farmaci Antitumorali: Secondo gli ultimi studi nel campo, la dieta chetogenica potrebbe essere una terapia adiuvante nel trattamento avanzato di vari tipi di cancro. L’acidosi e la riduzione della concentrazione di glucosio disponibile potrebbero prevenire la crescita delle cellule tumorali. Combinare la dieta chetogenica con la terapia classica per il cancro porta a una diminuzione della crescita delle cellule tumorali. Il sinergismo nell’uso della dieta chetogenica contemporaneamente alla chemioterapia è stato dimostrato in diversi tipi di cancro. In uno studio condotto su 518 donne con cancro al seno locale recidivo o metastatico, è stato studiato l’effetto dell’irinotecan in combinazione con la dieta chetogenica. I pazienti sono stati assegnati casualmente al gruppo di intervento combinato o al gruppo di controllo, seguiti dal trattamento con irinotecan + dieta chetogenica o irinotecan + dieta normale, rispettivamente. È stato seguito il tempo di risposta all’irinotecan nei pazienti con dieta normale. Un tempo di risposta più lungo è stato osservato con l’irinotecan somministrato ai pazienti con dieta normale. Un altro studio ha dimostrato l’efficacia della dieta chetogenica nel cancro pancreatico. La dieta chetogenica ha reso efficaci gli inibitori della fosfoinositide 3-chinasi (PI3K), normalmente inattivi contro il cancro pancreatico, nei tumori KPC.

 

16. Farmaci che Alterano il Microbiota: La dieta chetogenica ha dimostrato di causare sostanziali alterazioni nella composizione del microbiota intestinale. Questi cambiamenti si manifestano con una diminuzione della diversità e spostamenti nell’abbondanza relativa di certi batteri. Gli effetti dei probiotici e dei farmaci che modificano il microbiota si esercitano tramite un’influenza diretta sulla struttura e sulla funzione della popolazione microbica intestinale. Studi preclinici hanno mostrato che potrebbero esserci interazioni tra la dieta chetogenica e alcuni probiotici. Queste interazioni possono avere un impatto sinergico, dove i due lavorano insieme per migliorare la salute metabolica, ridurre l’infiammazione e potenziare la funzione gastrointestinale, o un effetto antagonista, dove lavorano l’uno contro l’altro. Ad esempio il trattamento con probiotici potrebbe ridurre gli effetti negativi della disbiosi indotta dalla dieta chetogenica e alleviare i sintomi gastrointestinali spesso correlati alla dieta chetogenica, come la stitichezza e la dispepsia. D’altra parte, i farmaci che modificano la composizione del microbiota intestinale, inclusi gli antibiotici, potrebbero disturbare gli effetti metabolici della dieta chetogenica e indebolire la sua efficacia come trattamento.

 

Riflessioni Finali

Le interazioni tra la dieta chetogenica e la farmacoterapia rappresentano un campo complesso e in continua evoluzione. I dati presentati in questo articolo forniscono una panoramica dettagliata delle varie interazioni tra farmaci e dieta chetogenica, evidenziando l’importanza di una gestione clinica attenta e personalizzata.

È chiaro che la dieta chetogenica può influenzare l’efficacia, l’assorbimento e il metabolismo di numerosi farmaci, con potenziali implicazioni sulla terapia e sulla sicurezza del paziente.

Le evidenze presentate sottolineano l’importanza di una valutazione accurata dei pazienti che seguono la dieta chetogenica, con particolare attenzione alla gestione dei farmaci concomitanti. I professionisti sanitari devono essere consapevoli di queste interazioni e adottare un approccio individualizzato per ottimizzare l’efficacia terapeutica e ridurre al minimo il rischio di complicazioni metaboliche.

E’ essenziale quindi continuare la ricerca in questo campo per comprendere appieno le interazioni farmacologiche della dieta chetogenica e sviluppare linee guida cliniche per un uso sicuro ed efficace dei farmaci nei pazienti che seguono questa dieta.

Una gestione clinica attenta e una collaborazione interdisciplinare tra professionisti sanitari sono fondamentali per garantire la migliore cura possibile per i pazienti che adottano la dieta chetogenica come parte del loro trattamento terapeutico.

 

 

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