Nuovi Orizzonti nella Cura del Tumore al Seno Metastatico: I Progressi della Terapia con Trastuzumab Deruxtecan

Il tumore al seno metastatico rappresenta una delle sfide più ardue in campo oncologico, colpendo circa 37.000 donne italiane.

Tuttavia, la ricerca scientifica sta compiendo passi da gigante nel migliorare le prospettive di trattamento e sopravvivenza per queste pazienti.

Un recente sviluppo rivoluzionario è stato presentato al congresso della American Society of Clinical Oncology (ASCO) a Chicago, dove è stato discusso l’uso di un nuovo farmaco, trastuzumab deruxtecan, che ha dimostrato risultati promettenti nello studio di fase 3 Destiny-Breast06.

 

Trastuzumab Deruxtecan: Una Chemioterapia “Smart”

Trastuzumab deruxtecan è un anticorpo monoclonale farmaco-coniugato che combina un anticorpo diretto contro il recettore HER2 e un potente chemioterapico.

Questo approccio innovativo mira specificamente le cellule tumorali con bassa e bassissima espressione della proteina HER2 (HER2-low e HER2-ultralow).

Secondo Giuseppe Curigliano, direttore della Divisione Nuovi Farmaci e Terapie Innovative all’Istituto Europeo di Oncologia (IEO), questo farmaco rappresenta una sorta di chemioterapia intelligente, migliorando la sopravvivenza delle pazienti e riducendo la necessità di ulteriori trattamenti chemioterapici dopo la terapia anti-ormonale.

 

Risultati dello Studio Destiny-Breast06

Lo studio di fase 3 Destiny-Breast06 ha coinvolto 866 pazienti con carcinoma mammario metastatico HER2-low e HER2-ultralow.

I risultati hanno mostrato una riduzione del rischio di progressione della malattia o di morte del 38% rispetto alla chemioterapia standard.

La sopravvivenza media senza progressione della malattia è aumentata a 13,2 mesi con trastuzumab deruxtecan, rispetto agli 8 mesi ottenuti con la chemioterapia tradizionale.

Inoltre, il tasso di risposta clinica è raddoppiato, avvicinandosi al 60%.

 

Implicazioni Pratiche

Questi risultati sono destinati a cambiare la pratica clinica nel trattamento del tumore al seno metastatico.

Trastuzumab deruxtecan potrebbe diventare l’opzione terapeutica di prima linea per i pazienti con sottotipi HER2-low e HER2-ultralow, offrendo un’alternativa più efficace e meglio tollerata rispetto alla chemioterapia convenzionale.

La Commissione Europea ha già approvato questo farmaco nel gennaio 2023, e l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha recentemente esteso la sua rimborsabilità per l’uso in prima linea.

 

Gestione degli Effetti Collaterali

Nonostante i benefici significativi, trastuzumab deruxtecan non è privo di effetti collaterali.

Circa il 5-7% delle pazienti può sviluppare polmonite interstiziale, rendendo necessari controlli TAC periodici per monitorare questa complicanza.

Tuttavia, gli esperti ritengono che tali effetti collaterali siano gestibili e non superino i benefici terapeutici offerti dal farmaco.

 

Il Ruolo della Diagnostica Molecolare

Un aspetto cruciale emerso dallo studio è l’importanza della precisa determinazione dello stato di HER2 nei tumori al seno.

La collaborazione tra oncologi e patologi nei centri di senologia è essenziale per definire accuratamente il profilo molecolare del tumore e scegliere la terapia più appropriata.

 

Nuovi Orizzonti

L’introduzione di trastuzumab deruxtecan segna un passo avanti significativo nella cura del tumore al seno metastatico.

Questo farmaco rappresenta un’importante innovazione che potrebbe migliorare notevolmente la qualità di vita e la sopravvivenza delle pazienti, aprendo nuovi orizzonti nella gestione di una delle forme più aggressive di cancro al seno.

La comunità scientifica continua a lavorare verso trattamenti sempre più personalizzati ed efficaci, con l’obiettivo di trasformare il carcinoma mammario metastatico da malattia fatale a condizione gestibile a lungo termine.

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