L’obesità e il sovrappeso rappresentano problemi di salute pubblica di rilevanza globale, con implicazioni significative sia per gli individui che per i sistemi sanitari. L’eccesso di peso è associato a una vasta gamma di condizioni patologiche, tra cui diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari e alcuni tipi di cancro.
Di fronte alla crescente prevalenza di queste condizioni, il controllo del peso corporeo è diventato una priorità per molti paesi. Tra le varie strategie per la gestione del peso, le diete sostitutive totali (in cui si utilizzano prodotti confezionati in ogni momento della giornata) hanno guadagnato popolarità per la loro capacità di facilitare una significativa riduzione del peso corporeo in un periodo relativamente breve.
Le diete sostitutive totali per il controllo del peso sono progettate per sostituire interamente l’alimentazione quotidiana con prodotti formulati per fornire tutti i nutrienti essenziali necessari per mantenere la salute. Questi prodotti sono generalmente sotto forma di frullati, prodotti da forno, barrette, zuppe o altri alimenti preparati. L’obiettivo principale è creare un significativo deficit calorico che promuova la perdita di peso, mantenendo al contempo un adeguato apporto di nutrienti per prevenire carenze nutrizionali.
Le TDR sono spesso utilizzate sotto supervisione medica, specialmente quando sono parte di un programma di gestione del peso strutturato.
Diete a Contenuto Molto Basso di Carboidrati (VLCKD)
Una delle strategie alimentari impiegate nel contesto delle diete sostitutive totali è la dieta a contenuto molto basso di carboidrati (VLCKD).
Questa dieta si caratterizza per un apporto estremamente ridotto di carboidrati, solitamente inferiore a 50 grammi al giorno, che induce uno stato di chetosi. La chetosi è un processo metabolico in cui il corpo, in assenza di un adeguato apporto di carboidrati, inizia a convertire i grassi in corpi chetonici utilizzati come fonte energetica alternativa.
La VLCKD ha dimostrato di essere particolarmente efficace nella rapida riduzione del peso corporeo e nel miglioramento di vari indicatori di salute metabolica.
Tuttavia, l’implementazione di una VLCKD richiede una precisa formulazione nutrizionale per evitare carenze di micronutrienti e garantire un adeguato apporto di proteine e grassi essenziali. La dieta deve essere attentamente bilanciata per includere una quantità sufficiente di proteine per prevenire la perdita di massa muscolare magra e una quantità appropriata di grassi per soddisfare i bisogni energetici e nutrizionali.
Scopo e Metodologia della Valutazione EFSA
L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha sviluppato un’opinione scientifica riguardo alla composizione essenziale delle diete chetogeniche sostitutive totali per il controllo del peso, con l’obiettivo di stabilire linee guida chiare e basate su evidenze scientifiche.
La valutazione della EFSA si è concentrata su diversi aspetti chiave: la quantità minima e massima di nutrienti necessari per garantire la sicurezza e l’efficacia delle TDR, la qualità delle fonti di nutrienti utilizzate e le considerazioni speciali per popolazioni specifiche, come gli individui con condizioni di salute preesistenti.
La metodologia adottata dalla EFSA ha coinvolto una revisione sistematica della letteratura scientifica disponibile, l’analisi dei dati nutrizionali e clinici, e la consultazione con esperti del settore. Questo approccio ha permesso di formulare raccomandazioni dettagliate che tengono conto delle esigenze nutrizionali specifiche degli individui sovrappeso o obesi, garantendo che le TDR possano essere utilizzate in modo sicuro ed efficace come parte di un programma di gestione del peso strutturato.
Fabbisogno Proteico
La raccomandazione EFSA stabilisce che il fabbisogno proteico per gli individui sovrappeso o obesi dovrebbe essere basato sulla massa corporea magra piuttosto che sul peso corporeo totale.
Questa raccomandazione è di estrema importanza, considerando anche il fatto che la maggior parte della letteratura scientifica si basa ancora (purtroppo) sul peso ideale anziché sulla composizione corporea.
Poiché la massa magra negli individui sovrappeso rappresenta una percentuale inferiore rispetto agli individui di peso normale, il fabbisogno proteico deve essere adeguato di conseguenza. La EFSA propone un apporto minimo di 75 g di proteine di alta qualità al giorno per garantire l’equilibrio azotato e mantenere il turnover proteico durante la restrizione calorica.
Carboidrati Glicemici
I carboidrati glicemici sono una fonte primaria di energia per il corpo umano e giocano un ruolo cruciale nel mantenimento delle funzioni fisiologiche quotidiane. Essi vengono rapidamente metabolizzati in glucosio, che è essenziale per il funzionamento del cervello, dei muscoli e di altri organi. Nel contesto delle diete chetogeniche sostitutive totali per il controllo del peso, il ruolo dei carboidrati deve essere attentamente considerato per garantire un apporto energetico sufficiente e stabile, evitando al contempo gli effetti negativi dell’eccesso o della carenza di glucosio.
La EFSA riconosce che un apporto proteico elevato (circa 100 g al giorno) può, in alcuni casi, ridurre la necessità di carboidrati per mantenere l’equilibrio azotato. Tuttavia, l’assenza completa di carboidrati nella dieta può indurre uno stato di disagio chiamato keto-flu, una serie di effetti collaterali indesiderati come mal di testa, affaticamento e nausea.
Per prevenire questi effetti negativi, la EFSA raccomanda un apporto minimo di 30 g di carboidrati digeribili al giorno. Questo quantitativo è sufficiente per soddisfare le esigenze di glucosio del cervello, ridurre la necessità di gluconeogenesi (il processo di produzione di glucosio a partire da substrati non glucidici come le proteine) e mitigare il rischio di sviluppare effetti collaterali.
Bisogna sottolineare che le esigenze di carboidrati possono variare significativamente tra gli individui, a seconda di fattori come l’età, il livello di attività fisica, lo stato di salute generale e la presenza di condizioni metaboliche preesistenti come il diabete. Pertanto, le diete chetogeniche sostitutive totali devono essere personalizzate per rispondere alle esigenze specifiche di ciascun individuo. La supervisione medica è spesso necessaria per monitorare l’efficacia e la sicurezza della dieta, soprattutto in programmi di perdita di peso a lungo termine.
Fibre Alimentari
Le fibre alimentari sono un componente cruciale di una dieta equilibrata, contribuendo alla salute digestiva, alla regolazione del metabolismo del glucosio e al mantenimento della sazietà. Tuttavia, nel contesto delle diete chetogeniche sostitutive totali per il controllo del peso, la quantità ottimale di fibre può variare.
L’EFSA ha rilevato una mancanza di prove scientifiche sufficienti per stabilire un requisito minimo assoluto per le fibre alimentari in queste diete. Questo è dovuto in parte alla variabilità delle risposte individuali al consumo di fibre.
Le fibre alimentari offrono numerosi benefici per la salute. Aiutano a regolare il transito intestinale, prevenendo la costipazione, e possono contribuire alla riduzione del rischio di malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e alcune forme di cancro. Le fibre solubili, presenti in alimenti come avena, fagioli e alcune frutta, possono ridurre i livelli di colesterolo nel sangue e migliorare il controllo glicemico. Le fibre insolubili, presenti in cereali integrali e alcune verdure, favoriscono la motilità intestinale e aumentano la massa fecale.
Nelle diete chetogeniche sostitutive totali, l’inclusione di fibre è importante per prevenire disturbi digestivi, comuni durante l’uso prolungato di diete a basso contenuto calorico. Le formulazioni di diete chetogeniche sostitutive devono quindi considerare un equilibrio tra fibre solubili e insolubili per ottimizzare i benefici digestivi e metabolici. La EFSA suggerisce che l’inclusione di fibre alimentari, sebbene non obbligatoria, può migliorare l’aderenza alla dieta e il benessere complessivo degli individui che seguono regimi dietetici a lungo termine.
La risposta alle fibre alimentari può variare significativamente tra gli individui. Alcune persone possono sperimentare costipazione, mentre altre possono sviluppare diarrea quando consumano diete ad alto contenuto di fibre, un altro motivo per cui è necessario un approccio personalizzato.
Grassi
I grassi sono un componente essenziale delle diete chetogeniche sostitutive totali, fornendo energia concentrata e partecipando a numerose funzioni biologiche. Gli acidi grassi essenziali, in particolare l’acido linoleico (omega-6) e l’acido α-linolenico (omega-3), sono cruciali per la salute, poiché il corpo umano non è in grado di sintetizzarli autonomamente e deve quindi ottenerli dalla dieta.
I grassi svolgono diverse funzioni vitali nel corpo. Sono fondamentali per la struttura e la funzione delle membrane cellulari, la produzione di ormoni, l’assorbimento delle vitamine liposolubili (A, D, E, K) e la protezione degli organi interni. Inoltre, i grassi contribuiscono al senso di sazietà, aiutando a ridurre l’apporto calorico complessivo attraverso la regolazione dell’appetito.
L’EFSA raccomanda un apporto minimo di 11 g di acido linoleico e 1,4 g di acido α-linolenico al giorno nelle diete chetogeniche sostitutive totali. Questi quantitativi sono necessari per garantire la salute delle membrane cellulari e supportare le funzioni metaboliche. Nonostante durante la perdita di peso possa verificarsi una liberazione di acidi grassi dai depositi di grasso corporeo, è fondamentale assicurare un apporto dietetico sufficiente per evitare carenze e mantenere l’equilibrio nutrizionale.
Micronutrienti
I micronutrienti, compresi le vitamine e i minerali, sono essenziali per una vasta gamma di processi fisiologici e biochimici. Una dieta carente di questi nutrienti può portare a gravi problemi di salute a lungo termine.
Le diete chetogeniche sostitutive totali per il controllo del peso devono garantire un apporto adeguato di tutti i micronutrienti necessari per prevenire carenze nutrizionali. Questo è particolarmente critico poiché queste diete vengono consumate come unica fonte di nutrizione per periodi prolungati.
Ecco alcuni dei micronutrienti più critici:
Vitamine del Gruppo B
Le vitamine del gruppo B svolgono ruoli vitali nel metabolismo energetico. Nelle diete chetogeniche, la riduzione dell’assunzione di carboidrati può influenzare negativamente i livelli di queste vitamine, dato che molte fonti alimentari ricche di vitamine B sono anche ricche di carboidrati (come cereali integrali e legumi). È quindi essenziale assicurare un apporto adeguato di vitamine B attraverso integratori o alimenti fortificati nelle diete chetogeniche sostitutive totali. In particolare, un recente studio indica che seguire una dieta chetogenica è associato a un minore apporto di tiamina e a un livello di Tiamina difosfato dei globuli rossi inferiore rispetto alle diete senza restrizione di carboidrati, e che tale carenza debba essere corretto dall’uso di integratori.
Magnesio
Il magnesio è coinvolto in oltre 300 reazioni enzimatiche nel corpo, inclusa la sintesi proteica, la funzione muscolare e nervosa, il controllo della glicemia e la regolazione della pressione sanguigna. Nelle diete chetogeniche, la perdita di magnesio può essere accentuata a causa dell’aumento dell’escrezione urinaria. Gli alimenti ricchi di magnesio, come frutta, verdura e legumi, sono spesso limitati nelle diete chetogeniche, aumentando il rischio di carenza. Le diete chetogeniche sostitutive totali devono quindi fornire un’adeguata quantità di magnesio per prevenire sintomi come crampi muscolari, affaticamento e debolezza.
Potassio
Il potassio è essenziale per la funzione cellulare, la trasmissione nervosa e la contrazione muscolare. La restrizione dei carboidrati nelle diete chetogeniche può portare a una diminuzione dell’assunzione di potassio, poiché molte fonti alimentari ricche di potassio, come frutta e verdura, sono limitate. Inoltre, l’aumento dell’escrezione di potassio attraverso l’urina può ulteriormente aggravare la carenza. È cruciale che le diete chetogeniche sostitutive totali forniscano una quantità sufficiente di potassio per evitare ipopotassiemia, che può causare debolezza muscolare, affaticamento e aritmie cardiache.
Calcio
Il calcio è fondamentale per la salute delle ossa, la coagulazione del sangue, la trasmissione nervosa e la contrazione muscolare. Nelle diete chetogeniche, l’assunzione di calcio può essere ridotta, specialmente se i latticini sono limitati o esclusi. Inoltre, l’aumento dell’escrezione urinaria di calcio può contribuire a una diminuzione dei livelli di questo minerale nel corpo. Le diete chetogeniche sostitutive totali devono contenere quantità adeguate di calcio per supportare la salute ossea e prevenire problemi come l’osteopenia o l’osteoporosi.
Sodio
Il sodio è essenziale per il bilancio idrico, la funzione nervosa e la contrazione muscolare. Nelle diete chetogeniche, l’assunzione di sodio può essere ridotta a causa della diminuzione dei cibi processati che spesso contengono alti livelli di sale. Inoltre, la chetosi può aumentare l’escrezione di sodio attraverso l’urina. È importante che le diete chetogeniche sostitutive totali includano una quantità adeguata di sodio per prevenire iponatriemia, che può manifestarsi con sintomi come debolezza, confusione e convulsioni.
Zinco
Lo zinco è coinvolto nella funzione immunitaria, la sintesi proteica, la guarigione delle ferite e la divisione cellulare. Nelle diete chetogeniche, l’assunzione di zinco può essere compromessa se gli alimenti ricchi di zinco, come cereali integrali e legumi, sono limitati. Le diete chetogeniche sostitutive totali devono quindi garantire un apporto sufficiente di zinco per supportare le funzioni corporee essenziali e prevenire carenze che possono portare a problemi come la riduzione della funzione immunitaria e il ritardo nella guarigione delle ferite.
Sicurezza e Idoneità
La sicurezza e l’idoneità delle diete chetogeniche sostitutive totali per il controllo del peso sono fondamentali. Questi prodotti devono essere sicuri quando consumati come unica fonte di nutrizione per settimane o mesi e devono prevenire le carenze nutrizionali.
Le raccomandazioni della EFSA mirano a garantire che queste diete possano essere utilizzate efficacemente e in sicurezza, contribuendo alla perdita di peso desiderata senza compromettere la salute dell’individuo. Per questo motivo, è essenziale affidarsi a produttori di alimenti chetogenici affidabili, con un know-how e un’esperienza consolidati, soprattutto in un periodo in cui le diete chetogeniche sono di grande moda.