L’obesità, una problematica di salute pubblica globale, è associata a una moltitudine di complicanze, tra cui malattie cardiovascolari e insulino-resistenza. Nonostante le strategie convenzionali basate sulla restrizione calorica e sull’aumento dell’attività fisica siano comuni, i risultati a lungo termine spesso risultano insoddisfacenti.
Un recente studio pubblicato su Frontiers in Nutrition ha approfondito gli effetti delle diete ipocaloriche e isocaloriche con distribuzioni differenti di macronutrienti sulla regolazione del peso e sulla composizione corporea in donne obese , con lo scopo di determinare le strategie più efficaci.
Questa ricerca si caratterizza per l’approccio comparativo tra modelli dietetici, e ci fornisce una panoramica dettagliata dei risultati raggiunti durante un programma di perdita di peso di 12 settimane.
Metodologia
Lo studio ha coinvolto 150 donne obese, sottoposte a sei tipi di intervento dietetico:
LED (Low-Energy Diet): Dieta ipocalorica tra 800-1.200 kcal/die.
VLED (Very Low-Energy Diet): Dieta ipocalorica estrema tra 400-800 kcal/die.
LCD (Low-Carbohydrate Diet): Dieta isocalorica con meno del 25% delle calorie da carboidrati.
KD (Ketogenic Diet): Dieta isocalorica con meno del 10% delle calorie da carboidrati, bilanciata da grassi e proteine.
HPD (High-Protein Diet): Dieta isocalorica con un apporto proteico superiore a 1,8 g/kg di peso corporeo.
TRE (Time-Restricted Eating): Modello senza restrizione calorica, con alimentazione limitata a finestre temporali di 4-10 ore.
I partecipanti sono stati monitorati attraverso parametri antropometrici (BMI, circonferenza vita) e analisi della composizione corporea (massa grassa e magra) mediante bioimpedenza.
Risultati
Perdita di peso
Tutte le diete hanno prodotto una riduzione significativa del peso corporeo. Le diete isocaloriche con distribuzione specifica di macronutrienti, come la dieta chetogenica e LCD, hanno superato in efficacia le diete LED e VLED.
BMI e circonferenza vita
Il maggiore calo di BMI e riduzione della circonferenza vita è stato osservato nelle diete chetogeniche e LCD.
Massa magra
L’HPD ha dimostrato una capacità superiore di preservare la massa magra rispetto ad altri modelli dietetici.
Grasso Viscerale
La dieta chetogenica ha evidenziato una significativa riduzione del grasso centrale, un parametro critico per la salute metabolica.
Applicazioni Pratiche
Lo studio dimostra che le diete isocaloriche con distribuzioni specifiche di macronutrienti rappresentano un’opzione valida non solo per favorire la perdita di peso, ma anche per migliorare la composizione corporea e ridurre i rischi metabolici associati all’obesità. In particolare, la dieta chetogenica si è distinta per la sua capacità di ridurre significativamente il grasso viscerale e la circonferenza vita, due parametri fondamentali per la salute metabolica.
Questi risultati evidenziano l’importanza di approcci personalizzati che sfruttino non solo il bilancio calorico, ma anche l’induzione di stati metabolici specifici, come la chetosi, per massimizzare i benefici sulla salute.
Per ulteriori approfondimenti, consultare l’articolo completo su Frontiers in Nutrition (DOI: 10.3389/fnut.2024.1493954).