DIETA CHETOGENICA: IL CICLO MESTRUALE PUO’ INFLUENZARLA
Le terapie dietetiche chetogeniche (KDT) rappresentano un approccio terapeutico ben consolidato, sicuro e non farmacologico utilizzato sia per i bambini che per gli adulti affetti da epilessia farmaco-resistente e altre patologie neurologiche. Queste diete, basate su un’assunzione molto ridotta di carboidrati e un aumento dei grassi, portano alla produzione di corpi chetonici (KBs) nel corpo, che diventano una fonte di energia alternativa al glucosio. I livelli di KBs nel sangue vengono comunemente utilizzati per verificare l’aderenza dei pazienti alla KDT e per regolarne la composizione in base alle esigenze individuali.
Tuttavia, i livelli di KBs (corpi chetonici) nel sangue possono variare da persona a persona e anche all’interno dello stesso individuo in momenti diversi. Questa variabilità può essere influenzata da diversi fattori, tra cui la dieta stessa, ma finora non si era mai indagato se il ciclo mestruale potesse avere un impatto su tali livelli.
Lo Studio e i Suoi Risultati Preliminari
In un recente studio, sei pazienti di sesso femminile affette da GLUT1DS o epilessia farmaco-resistente, che stavano seguendo una dieta chetogenica classica stabile, sono state monitorate per un periodo di tre mesi. L’obiettivo era analizzare le variazioni nei livelli di KBs e di glucosio nel sangue in relazione alle diverse fasi del ciclo mestruale.
I risultati preliminari dello studio hanno rivelato un significativa aumento dei livelli di glucosio nel sangue durante il periodo mestruale in tutte le pazienti coinvolte nello studio. Per quanto riguarda i livelli di KBs nel sangue, è stata notata una tendenza inversamente proporzionale rispetto alla glicemia, il che significa che quando i livelli di glucosio aumentavano, quelli di KBs tendevano a diminuire.
Cosa Significano Questi Risultati?
Questi risultati preliminari sollevano interessanti questioni sulla possibile influenza del ciclo mestruale sui livelli di KBs e glucosio nel sangue nelle pazienti in terapia con la dieta chetogenica. La comprensione di queste variazioni potrebbe aprire la strada a regolazioni temporanee nella dieta, al fine di garantire un trattamento continuativo efficace e di migliorare il supporto comportamentale legato all’alimentazione.
Link allo studio: https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fnut.2023.1188055/full