Negli ultimi anni, si è osservato un cambiamento significativo nelle abitudini di consumo di alcol e droghe tra i giovani, sia negli Stati Uniti che in Italia.
Questo fenomeno riflette una crescente consapevolezza dei rischi associati a tali comportamenti e l’emergere di valori orientati alla salute e al benessere. Tuttavia, mentre alcuni dati mostrano tendenze incoraggianti, altri indicano aree che richiedono interventi mirati.
Tendenze negli Stati Uniti
Negli Stati Uniti, la Generazione Z, composta da individui nati tra il 1997 e il 2012, guida un movimento culturale che promuove la sobrietà.
Secondo il rapporto annuale Monitoring the Future (MTF) del 2024, il consumo di alcol e droghe tra gli adolescenti americani ha raggiunto livelli storicamente bassi.
Ad esempio:
Uso di alcol: Solo il 12,9% degli studenti di 8ª classe, il 26,1% di quelli di 10ª classe e il 41,7% di quelli di 12ª classe ha consumato alcol negli ultimi 12 mesi.
Consumo di cannabis: Il 7,2% degli studenti di 8ª classe, il 15,9% di quelli di 10ª classe e il 25,8% di quelli di 12ª classe ha riferito di aver utilizzato cannabis, mostrando un calo rispetto al 2023.
Questi dati sono attribuiti a una combinazione di fattori, tra cui l’impatto della pandemia di COVID-19, una crescente attenzione alla salute, cambiamenti legislativi e la cultura dei social media.
La pandemia, in particolare, ha ridotto le opportunità di socializzazione tradizionalmente associate al consumo di alcol e droghe, mentre i social media hanno portato molti giovani a riflettere sul proprio comportamento per preservare un’immagine pubblica positiva.
La Situazione in Italia
In Italia, le tendenze mostrano luci e ombre. Secondo i dati del 2021, il 18,2% dei ragazzi e il 18,8% delle ragazze di età compresa tra 11 e 17 anni ha consumato almeno una bevanda alcolica nell’anno. Sebbene tra i ragazzi si osservi una riduzione progressiva del consumo, tra le ragazze il fenomeno è in crescita, avvicinandosi ai livelli maschili.
Per quanto riguarda le droghe, il 28% dei giovani italiani tra i 15 e i 19 anni ha fatto uso di sostanze stupefacenti nel 2022, con un incremento rispetto al 18% del 2021. La cannabis è la sostanza più diffusa, consumata da circa il 24% degli studenti, seguita dagli psicofarmaci, utilizzati senza prescrizione da quasi l’11% dei giovani, con un picco del 15% tra le ragazze.
Questi dati evidenziano differenze significative rispetto agli Stati Uniti. Se da un lato si osservano segnali positivi legati al consumo di alcol, dall’altro il crescente utilizzo di droghe, in particolare psicofarmaci, rappresenta una sfida per il sistema sanitario e le istituzioni educative italiane.
I Fattori Che Influenzano il Cambiamento
Gli esperti attribuiscono il declino del consumo di alcol e droghe a fattori comuni nei due Paesi:
Consapevolezza sanitaria: I giovani dimostrano una maggiore attenzione alla salute, influenzati da campagne educative e da un accesso più ampio alle informazioni.
Cambiamenti culturali: L’alcol, un tempo simbolo di maturità, sta perdendo attrattiva a favore di stili di vita sobri e di alternative come le bevande analcoliche.
Alternative legali e sociali: La crescente legalizzazione della cannabis in alcuni Paesi e l’apertura di bar sobri rappresentano opzioni che ridefiniscono le modalità di socializzazione.
Impatto della pandemia: La riduzione delle interazioni sociali ha diminuito le opportunità di consumo di sostanze, un effetto particolarmente evidente tra gli adolescenti.
Il Futuro
Mentre negli Stati Uniti la Generazione Z è diventata un simbolo di sobrietà, l’Italia si trova di fronte a una realtà più complessa, con aree di miglioramento e criticità.
La diffusione di programmi di educazione alla salute e di politiche mirate sarà fondamentale per affrontare il problema, soprattutto in relazione al consumo di droghe e psicofarmaci.
Secondo Nora D. Volkow, direttrice del NIDA, “è essenziale continuare a studiare i fattori che contribuiscono alla riduzione del consumo di sostanze per sviluppare interventi mirati“.
Questo approccio è rilevante anche in Italia, dove è necessario bilanciare i progressi nella riduzione del consumo di alcol con interventi più incisivi per contrastare l’uso di droghe e farmaci senza prescrizione.
Il declino del consumo di alcol e droghe tra i giovani rappresenta quindi un cambiamento culturale significativo che potrebbe avere implicazioni durature per la salute pubblica.
Tuttavia, i dati italiani evidenziano che il percorso non è uniforme e richiede un impegno costante. Con politiche adeguate e un’educazione efficace, è possibile promuovere un futuro in cui i giovani siano sempre più orientati a scelte consapevoli e salutari, garantendo al contempo il supporto necessario per affrontare le sfide emergenti.
Bibliografia
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