Dieta Chetogenica e Colesterolo

La dieta chetogenica sta attirendo un’attenzione crescente per la sua capacità di modificare il metabolismo lipidico e influenzare la salute cardiovascolare.

Da un lato, c’è chi la considera una strategia efficace per la gestione di obesità, sindrome metabolica e diabete di tipo 2. Dall’altro, l’effetto sui livelli di colesterolo, in particolare il colesterolo LDL (LDLc), crea alcuni dubbi in molte persone. Ma qual è la realtà?

Non tutti rispondono allo stesso modo: fattori come la composizione corporea, il metabolismo energetico e il profilo ormonale sembrano giocare un ruolo chiave.

 

Modificazioni del profilo lipidico

Diversi studi hanno documentato cambiamenti significativi nel profilo lipidico con la dieta chetogenica. Tra gli effetti più comuni troviamo:

– Una riduzione dei trigliceridi (TG)

– Un aumento del colesterolo HDL (HDLc)

– Un incremento variabile dell’LDLc

In genere, la diminuzione dei trigliceridi e l’aumento dell’HDLc sono segnali positivi per la salute cardiovascolare.

Ma il rialzo dell’LDLc? Qui si apre un dibattito, perché non tutte le LDL sono uguali e il contesto metabolico conta tanto quanto i numeri di laboratorio.

 

I diversi tipi di dieta chetogenica

Non esiste una sola dieta chetogenica. Anzi, ne esistono diverse varianti, e ognuna può avere un impatto diverso sui lipidi:

Dieta Chetogenica Classica: un protocollo con un elevato apporto di grassi (rapporto 4:1 tra grassi e carboidrati/proteine), storicamente usato per trattare l’epilessia.

Very Low-Calorie Ketogenic Diet (VLCKD): una variante ipocalorica, che combina restrizione calorica e chetosi, favorendo un maggiore utilizzo dei grassi di riserva.

 

Il punto centrale? Non tutte le chetogeniche portano allo stesso aumento dell’LDLc. Le VLCKD, per esempio, sembrano più favorevoli alla salute cardiovascolare perché limitano il carico lipidico totale e favoriscono un metabolismo più efficiente.

 

Lean Mass Hyper Responders (LMHR)

Alcuni individui – i cosiddetti “Lean Mass Hyper Responders” (LMHR) – mostrano un’impennata dell’LDLc quando adottano una dieta chetogenica (per approfondimenti, potere leggere questo articolo).

Il fenomeno ha suscitato molto interesse perché questi soggetti presentano anche alti livelli di HDLc e bassi trigliceridi.

Ma cosa succede esattamente? Il Lipid Energy Model (LEM) offre una spiegazione: quando il corpo si affida maggiormente ai grassi come fonte energetica, il fegato produce più lipoproteine a bassissima densità (VLDL), che vengono poi trasformate in LDL attraverso l’azione della lipoproteina lipasi (LPL). Questo processo spiegherebbe perché alcuni soggetti vedono un’impennata dell’LDLc in risposta alla dieta chetogenica.

 

Il ruolo degli ormoni tiroidei 

C’è di più: gli ormoni tiroidei sembrano influenzare la risposta lipidica alla dieta chetogenica. Studi recenti indicano una correlazione tra i livelli di fT3 (triiodotironina libera) e le variazioni dell’LDLc. In altre parole, la regolazione ormonale potrebbe essere un fattore chiave nel determinare come un individuo risponde a una dieta chetogenica sul piano lipidico.

 

L’LDLc e rischio cardiovascolare

Se l’aumento dell’LDLc in alcuni individui può destare preoccupazioni, bisogna ricordare che l’LDLc, da solo, non è un predittore assoluto di rischio cardiovascolare. Altri fattori come la dimensione delle particelle LDL (piccole e dense vs. grandi e meno aterogene), il rapporto LDLc/HDLc e i livelli di infiammazione giocano un ruolo determinante.

 

Anche la qualità dei grassi conta

Non conta solo quanto grasso si consuma, ma anche quale tipo. Una dieta chetogenica ricca di grassi saturi (o peggio, idrogenati) può avere un effetto diverso da una basata su grassi insaturi come quelli presenti nell’olio d’oliva e nel pesce. Gli omega-3, per esempio, possono bilanciare gli effetti delle LDL aumentando l’HDLc e riducendo l’infiammazione. Le diete chetogeniche ipocaloriche, limitando il carico lipidico totale, sembrano offrire un’alternativa più equilibrata per chi desidera i benefici della chetogenica senza potenziali effetti indesiderati sul profilo lipidico.

 

La personalizzazione della dieta

La dieta chetogenica ha effetti potenti sul metabolismo lipidico, ma la risposta varia da individuo a individuo. Per alcuni, è una strategia efficace per migliorare la salute metabolica, mentre altri potrebbero necessitare di adattamenti per gestire eventuali alterazioni del profilo lipidico.

Un approccio personalizzato – che tenga conto della qualità dei grassi, della composizione corporea e della funzione tiroidea – sembra la chiave per ottimizzare i benefici della chetogenica. Come sempre, la ricerca continua, e con essa la nostra comprensione del legame tra dieta chetogenica e colesterolo.

 

 

Bibliografia

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